Waffles “per una notte”…

…ma mica perchè si mangiano di notte… o servono per una notte di… etc etc… ehrm… 😉 … è che il titolo della ricetta in inglese era “overnight waffles”… ed io li ho tradotti maccheronicamente così… “per una notte”, perchè l’impasto preparato con lievito di birra (e non, come per alcune ricette, con il lievito istantaneo) va preparato la sera prima e lasciato riposare per una notte! …perfetti per una di quelle colazioni tranquille, tipo quelle delle domenica, dove ci si sveglia con calma e ci si prepara queste cose buone e coccolose per un dolce risveglio!

Io adoro i waffles, li ho conosciuti a Londra, caldi e ricoperti di sciroppo d’acero, agli stand di Covent Garden!!!…è stato amore al primo assaggio!!! …poi un giorno apro la newsletter del Lidl e vedo che vendono la piastra per prepararli… “deve essere MIAAAA!!!”… e così fu… mai acquisto di gadget di cucina fu più gradito, usato ed amato! 🙂 …ora me ne preparo sempre un po’, l’impasto si prepara in un “lampo lampante”… in pochi minuti son pronti… poi li congelo e la mattina basta tirarli fuori dal freezer, metterli nel fornetto e tornano perfetti, caldi, croccantini fuori e morbidi dentro! …pronti per morire annegati nello sciroppo d’acero!!! 😉

– Per 12 waffles:

  • 2 e 1/4 tazze di farina
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 1 bustina di lievito di birra secco (di quelli che non necessitano di esser sciolti prima)
  • 1 cucchiaino di estratto puro liquido di vaniglia
  • 1 pizzico di sale
  • 1 e 3/4 tazze di latte
  • 2 uova
  • 80 ml di olio extra vergine d’oliva (delicato o se no un buon olio di semi di girasole)

In una terrina bella capiente mescolare insieme la farina, il lievito, lo zucchero, il sale, unire il latte, le uova, l’olio e l’estratto di vaniglia e con le fruste elettriche sbattere bene il tutto.
Coprire la ciotola e lasciare riposare in frigo per una notte o fino a 24 ore.
La mattina quando pronti per cuocere i waffles, preriscaldare bene la piastra per waffles, ben oliata.
Sbattere leggermente il composto e versarlo a cucchiaiate sulla piastra caldissima, cuocere secondo le istruzioni della vostra macchinetta.
Serviteli belli caldi con la salsa che preferite, marmellate o sciroppo d’acero, salsa mou o al cioccolato… libero sfogo alla vostra fantasia e golosità! 🙂

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Questa ricetta partercipa all’Abbecedario Culinario della Trattoria Muvara.

Unisco questa ricetta  all’Abbecedario Culinario della Comunità Europea che dal 15/7/2013 al 4/8/2013 è ferma  in Gran Bretagna!… siamo infatti arrivati alla lettera  J delle  Jacket Potatoes, tipico piatto inglese presentato dalla nostra ambasciatrice Alex.

L'Abbecedario Culinario della Comunità Europea

21 thoughts on “Waffles “per una notte”…

  1. perchè di notte non si possono mangiare??? (mi viene in mente la Nigella che addenta la salsicci afredda dal frigo!)
    Potevi anche dirmelo prima che si possono congelare, la mia piastra per waffel ha un pò di polvere!! 😉

  2. Evvai… siam tutte mangia waffles a tutte le ore!!!

    Gra…ma lo sai che mi è venuta in mente pure a me la Nigella quando scrivevo…e le sue incursioni notturne verso il frigo?! …che mito!!!
    Cmq…che aspetti…”descarpia” la piastra e dacci di waffles pure tu!!!!

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  5. mi sono persa la letterina W… :*((( purtroppo Babbo Natale ha saputo troppo tardi che mi mancava questo “ciaffo” da cucina… :DDD
    al Lidl?! quando? dove? come? a quanto???!!!! :DDDD
    bacioneeeeeee

  6. ciao vecia, ma la tazza quando grande dev’essere? nn è che mi puoi dire plus o moins il peso che vorrei farmeli x le colazio brevis…in ufficio..grazie x la comprensione.. tu conosci i corsi di cucina di zenzero e cannella? come sono? baci lu

  7. Ciao Enza, allora… Le tazze sono l’unitá di misura usata in cucina in America, una tazza di farina corrisponde a circa 150 gr, quindi 2 tazze e 1/4 sono circa 335 gr, poi una tazza di latte corrisponde a 240 ml quindi 1 tazza e 3/4 sono 420 ml. Spero di esserti stata utile e se li provi fammi sapere!
    Grazie mille sia per la visita che per il commento! 🙂
    Terry

  8. grazieeeeee milleeee x avermi risposto..da sola nn sapevo proprio come regolarmi!! ti farò sapere sicuramente!!! un bacio!!

  9. ah scusami ancora ultima domandina..più o meno quante cucchiaiate di impasto devo mettere sulla piastra..xchè sai ho provato altre ricette ma mi venivano un pò crudine…grazie e scusa ancora!! 🙂

    • Eccomi Enza… Allora non saprei dirti di preciso, dipende dal mestolo che si usa ed il mio é grossetto, comunque per renderti un’idea io riempio lo stampo facendo arrivare la pastella a circa un cm dal bordo, perché calcolo che poi tirando giú la parte sopra la pastella si espande e poi in ogni modo cresce in cottura… Attendo tue news una volta provati! Ancora un grazie ed un abbraccio 🙂

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