Non so se capita anche a voi… compagne di blog e amanti della cucina con tutti gli annessi e connessi… di vedere e intensamente desiderar di possedere un qualsiasi oggetto e/o ingrediente culinario… e poi dopo mesi, di attese, ricerche, sogni tormentati …quando finalmente si riesce ad avere tra le mani il sospirato oggetto del desiderio…si finisce poi col lasciarlo lì a giacere per settimane, mesi o forse più!? …m’era capitato con il matcha anni fà… quando lo trovai dopo un bel po’ in un negozio in centro pareva avessi vinto la lotteria… e poi?!… e poi lo lasciai in dispensa per mesi prima di usarlo!!!… e non mettiamoci ora a parlare di stampi strani o strumenti di cucina… potrei farvi una bella lista di cosucce che son lì in attesa di esser provate… dalla caccavella per gli spatzle allo stampo per madeleines! …com’è che prima sembra di non riuscir a vivere senza quell’oggetto e poi lo abbandoniamo in uno stipetto senza curarcene!?… siam strane?!… o forse capita solo a me e son matta solo io?!
Comunque tutto sto preambolo era per dirvi che finalmente ho usato una delle mie varie giacenze …ovvero lo stampo per shortbread classico, in ceramica da forno… con il classico simbolo scozzese del cardo! …ed è stata inoltre l’occasione per provare gli shortbread classici! …perchè per averli fatti ne ho fatti vari… ma sempre aromatizzati con qualcosa, dalla lavanda, al matcha… al rosmarino! …ma semplici …puro burro e basta… mai provati… fino ad ora ovviamente! 😉
L’ispirazione l’ho presa da due libri che ho…uno all’apposto dell’altro… per taglia!!! …uno è una specie di bibbia sulla cucina britannica… “Taste of Britain” …un tomo bello grosso, una specie di guida su prodotti e preparazioni tipiche, dai formaggi ai frutti… a ricette regionali varie, corredate di storia e indicazioni base su come vengono preparate!… l’altro invece è un micro libricino “Scottish teatime recipes“ …che fa parte di una deliziosa serie di piccoli ricettari di cucina, divisi o per categoria puddings, teatime, chocolate ….o per regione Kent, Norfolk… e così via! …io ne ho un bel po’… e son davvero carini, sia per le ricette che per la grafica in sè poichè son corredati da vecchie stampe/disegni che raffigurano la vita di campagna inglese…o luoghi, città…paesaggi!
Insomma… venendo alla ricetta, le indicazioni per gli shortbread classici sono semplici… gli ingredienti base son 3… farina, burro e zucchero che vanno in questa proporzione 6:4:2 …il burro a temperatura ambiente va montato a crema con lo zucchero e poi va aggiunta la farina e si lavora il tutto fino ad ottenere una pasta morbida e liscia. Gli shortbread possono avere diverse forme, da quella a bastoncino… o squadrata… a quella a spicchi triangolari, che nello specifico vengono chiamati “Petticoat tails” e che in più hanno la particolarità di usare lo zucchero a velo al posto del semolato e di avere una parte di farina di riso (o maizena) per dare ai biscotti una consistenza più “sabbiosa” (gritty texture come dicono gli inglesi)… così dopo aver visto le ricette per i Petticoat tails sia in un libro che nell’altro… ed usando io lo stampo per i biscotti a spicchi… ho deciso di seguire quest’ultima versione della ricetta! …serve dirvi che erano deliziosi?!…burrosi e che si scioglievano in bocca!? …se non mi credete provateli… ne vale la pena giuro! 🙂
Mentre li facevo ero lì che pensavo già a come me li sarei gustati dopo… Guardando il libretto “Scottish teatime” m’era proprio venuta voglia di un teatime… però al posto della solita tisana ho pensato di gustarli insieme ad un “Melbrulè“ … visto che era da un po’ che non mi sorseggiavo questa calda e profumata versione analcolica del vin brulè…dove al posto del vino uso il succo di mela! …e così… mentre assemblavo i pensieri… uno dietro l’altro… m’è venuto in mente il contest del delizioso blog “Mon Petit Bistrot“ …Le Merende del Bistrot… dove l’idea è appunto quella di presentare una “merenda” dove la ricetta viene abbinata ad una bevanda! … Poi però mi sono accorta che uno degli ingredienti base doveva esser la cioccolata! …quindi niente! …chissà se riuscirò a parteciparvi prima che scada… comunque io vi invito tutti virtualmente a merenda da me! 🙂
Petticoat Tail Shortbread
- 240 gr di farina 00
- 120 gr di farina di riso
- 240 gr di burro a temperatura ambiente
- 120 gr di zucchero a velo
Sbattere a crema il burro con lo zucchero, unire le farine e lavorare il composto fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. La pasta va stesa su un piano leggermente infarinato e se non si ha lo stampo apposito si possono formare due cerchi, dividerli in 6 spicchi incidendo la pasta con un coltello e segnare ognuno decorando il bordo e bucherellando la superficie con una forchetta. Io usando lo stampo, con queste dosi ho sia riempito lo stampo, che da dei biscotti belli alti e corposi e ho anche fatto dei Petticoat tails più piccoli con la pasta avanzata. Cuocete i biscotti in forno preriscaldato a 180º per circa 10/12 minuti o finchè leggermente dorati ai bordi. Se usate lo stampo in ceramica ci metteranno un po’ di più a cuocere. Una volta sfornati tagliare i biscotti a spicchi prima che si raffreddino del tutto.
Melbrulè
- Succo di mela bio qb
- Miscela per vin brulè (1 cucchiaino circa a tazza) la quale non ricordo di preciso cos’ha ma di sicuro ci sono i chiodi di garofano, la cannella e la buccia d’arancia.
Porto a bollore il succo di mela insieme al mix di spezie, lo lascio sobbollire qualche minuto, poi lo lascio in infusione una decina di minuti coperto. FIltro e servo.
Petticoat Tails Shortbread
After a long time since I bought it I finally used my ceramic shortbread mould! 🙂 …I’ve been looking for this mould for a long time… I sooo wanted it… and once I got it …I left it in the cupboard for ages!!!! 🙂 …sounds crazy… but I hope not to be the only one that has these mad kitchen gadget cravings!… You see something you like… it could be a tool or an ingredient and you think “I Must have it!”… so you spend time and money to have this wish object …and then, once you have it… it’s a relief… the important thing is to have it… no matter when you’ll use it… the good thing is that when you’ll want to use it… you know you have it!!! 🙂
I made shortbreads many times and with different flavours too… but I wanted to try also a classic basic version… and having the new mould it was the perfect occasion to try the Petticoat tails one!
When I make a classic recipe I love to use the right tools (see the ceramic mould) and to find the most original recipe… and for these shortbreads the right inspiration came from two cookbooks… completely different in size …the huge volume “Taste of Britain” and the tiny cookbook of the “favourite recipe books” collection from J Salmon ltd publisher… the “Scottish teatime recipes” one.
Reading these books I’ve learned that the basic ingredients to make shortbreads are 3 …flour, butter and sugar in this proportion …6:4:2 …6 parts of flour, 4 of butter and 2 of sugar. Anyway there could be some variations as for the Petticoat Tails one… for which you have to use confectioners’ sugar (instead of caster sugar) and a part of rice flour which gives a lovely gritty texture to the shorbreads.
If you don’t have the mould you can shape two big circle and cut 6 slices on each one… but lets go on with the recipe now!
- 240 gr all-purpose flour
- 120 gr rice flour
- 240 gr butter, at room temperature
- 120 gr confectioners’ sugar
Work butter and sugar until creamy, add both flours and work the dough until smooth. Roll out the dough on a slightly floured surface. If you have the ceramic mould place the dough into it, pressing well to fit the whole mould. This way you get thicker shortbreads. If you don’t have the ceramic mould once you roll out the dough, cut two big circles and cut each one in 6 slices. Prickle the surface with a fork and make some decorations on the edges. Bake shortbreads in preheated oven at 180° for about 10/15 minutes or until slightly golden on the edges. The one you cook in the mould may take longer to bake. Once you remove shortbread from the mould cut them in slices before they are completely cooled.
Come ti capisco! il mio tè matcha è ancora nell’armadio… e mille altri stampini ma non resistere 😀 per la disperazione di mio marito!
e resistere alla tentazione di aggiungere qualcosa a una semplice ma collaudata ricetta? bravissima!
vengo volentieri a merenda da te
Il periodo di giacenza! Capita anche con i vestiti…o no?!
Terry, sei una vera esperta di cucina britannica!
noooo..il melbrulé mi piaaaace!!!!
anch’io ho un libretto di quella collana, l’avevo preso piu’ per le stampe dei cottage che per le ricette. Ovviamente non ne ho mai provata neanche una!;-)
ma lo stampo per gli shortbread e’ stupendo!!!
ciao
questa mi manca!! 😀 vuoi ke ti faccia il mio elenco?! infiniti stampi x biscotti,tegliette varie, forme per dolcetti.. ieri comprato lo stampo per il pandoro.. spero di utlizzarlo anke l’anno proximo! 😀 ke bella idea ke hai avuto x il contest, mi piace anche la bevanda! da provare! ciao!!!
wow…una meraviglia… posso passare???
Farei pazzie per quello stampino di ceramica, è la prima cosa che ho notato 😀 E pochi biscotti sanno scaldare il cuore come gli shortbread. Mi piacciono in questa forta a triangolo. Un bacione, buon we
Ammappate,che meraviglia…hai adirittura lo stampo???sei un mito!
un abbraccio,de
Pingback: Petticoat tails Shortbread …& Melbrulé!
ah io sono come te con ingredienti e caccavelle!! ora sto disperatamente cercando sta fava tonka, vedremo quando l’avrò trovata che fine farà 😀
gli shortbread invece fanno sempre una fine diversa: non durano mai!!!!
😛 invidia invidia invidia per lo stampo!!!!
Eccomi pronta a partecipare alla tua merenda: adoro questi biscotti inglesi che purtroppo ho assaggiato solo nella versione industriale, ma quanto prima vorrei provare a farli e quindi segno la tua ricetta 😀
Non sapevo che esistesse uno stampo di ceramica da forno apposito 😀
per la merenda ci sto e anche per sorseggiare questa bevanda che non conosco, in fatto di caccavelle credo che grazie a noi i negozi di casalinghi siano fra i pochi che non sentono la crisi ^________^
Se non è merenda è colazione? Ho aperto da poco gli occhietti e sedermi a quella tavola mi farebbe iniziare la giornata alla grande 🙂
Un baseto…
Ho avuto modo di assaggiare questi biscotti,sono deliziosi,grazie per la ricetta.
Buon fine settimana Terry!
capita anche a me cara… mobiletti pieni di cose carinissime ed inutilizzate… ma senti… quando mi inviti a merenda???? 😉 sei bravissima sempre! un abbraccio forte
ecco tra un pò è l ora della merenda e gradirei molto assere in tua compagnia e assaporare questi biscotti accompagnati da una deliziosa nonchè articolare bevanda… baci Terry
Che spettacolo di colazione…hai fatto ancora una volta centro, complimenti!
che profuuuuuuuuuuuuuuumi!!!
brava!!!
tesò a me capita magari di ricomprare una cosa perche nn la trovo piu e poi quando nn mi serve mi compare magicamente davanti ma questo succede perche ormai mi sono definivamente rimbambita:D!!!!
Che dici ti raggiungo per la merenda???Meravigliosi come te!!!baci imma
io sono proprio come te: dispensa piena, anzi pienissima… a me manca il tempo “purtroppo”!!! questa ricetta la trovo molto british, perfetta per le merende invernali! ciao
Mio marito ha iniziato con il terrorismo psicologico… se qualche cosa (che hai tanto cercato) non la usi allora non te ne servono piu’ di ‘ste robe! Il giorno che mi e’ arrivato per posta lo stampo per fare le ciambelline… ho interrotto qualsiasi cosa che stessi facendo, ho cercato in tempo zero una ricetta adatta e in 40 minuti ho prodotto le ciambelline!!! Prima che diventi un vero tiranno!!! 😀
Adesso mi tocchera’ cercare questo fantastico “piatto” da shortbread (in fondo vivo in Irlanda, no?)
bellissima questa merenda
Martina
Ancora complimenti per ricetta e presentazione! Anche io soffro di questa sindrome da acquisti compulsivi, se può consolarti. Ora sto cercando di darmi una calmata perché non ho veramente più spazio! Baci
Sissa
Yummy!these are among my favourite biscuits ever! i had no idea there existed a special mould for petticoat tails shortbreads! They look very cute!
Sento che questi shortbread potrebbero farmi impazzire, con la farina di riso non li ho mai fatti.
Quanto alle caccavelle comprate durante dei raptus e poi mai usate, meglio che taccia 🙂
Ciao Terry! Ma lo sai che gli shortbread per me sono una droga!?!?!? E questa bevanda è molto sfiziosa!
Buona domenica e un bacio!
Li ho sempre visti come dei rettangoli, questa versione tonda a torta invece è molto più carina ma da te era ovvio non aspettarsi nulla di meno.
Interessantissimo post, l’ho letto da cima a fondo e ora penso anche io di non poter vivere più senza lo stampo per i petticoat tails!
Sai che non conoscevo il melbrulè grazie per la dritta . Ottimi i tuoi biscottini. Ciao Daniela.
Ciao, che chicca questo stampo per shortbread! Ed il risultato sono dei biscottini molto ricercati, friabili e delicati….perfetti con questa bevanda calda e corposa!
una merenda di tutto gusto!
baci baci
ottime ricette e il mel brulèe poi mi attizza!!!passa da me e vieni a vedere, va!!!!
Non sapevo per nulla dell’esistenza di questo stampo… ora lo cercherò per farlo entrare nella mia collezione di cose varie della serie “ti ho tanto desiderato ma mai usato!” (come vedi non sei l’unica!)
è mattina ma posso partecipare alla tua fantastica merenda?
Si guarda non dirlo a me..s apessi le cose che stanno là ancora da provare!! Cmq meglio tardi che mai.. bellissimo vassoio.. e ottima ricetta!!!! bacioni e Buon lunedì .-)
Ho visto che hai apprezzato i miei biscotti, ma io invidio molto il tuo bellissimo stampo….dove si trova? Aiutooo…sono inesperta…e anche tutti quelli stampini per dolci mignon sono favolosi!
Un bacio Claudia
Proprio oggi al supermercato ho guardato a lungo queste belle rape e sono stata sul punto di acquistarle ma poi non sapevo come cucinarle! Mi sembravano simili a quelle che si mangiano dalle mie parti venete che però sono piene di foglie e si preferiscono ai tuberi! Comunque sia mi salvo la tua appetitosa ed invitante ricetta e non appena le rivedo…Un abbraccio
capita capita!! anche un po’ troppo spesso forse!!! mai resitere a queste tetazioni! 🙂
che meraviglia ! peccato che io non posso usare nè la panna nel burro… ma questa zuppa l’asseggerei comunque molto volentieri, soprattutto in queste giornate così fredde.
uh…ce l’ho anche io quel libricino!!! vero è proprio una bibbia della cucina britannica, ci trovo delle ricette davvero niente male!
ecco mi hai fatto venire voglia di fare gli shortbread da regalare a natale!
Ma come mi riconosco nel tuo racconto! I biscotti e le foto hanno proprio un’aria inglese complimenti
A parte che (esattamente come te) colleziono stampi, strumenti, libri e ingredienti indispensabili!! setaccio internet e città intere per trovarli (e anche per me il tea matcha è un bell’esempio da citare..) però adesso hai fatto danno perché mi sono innamorata del tuo stampo da shortbread.. LO VOGLIO!! 🙂
e poi.. il melbrulé è un idea di cui mi sono innamorata che proverò prestissimo perché fortunatamente ho del succo di mela biologico a km O che prendo al G.A.S.
grazie di questo utilissimo post! 🙂
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Ho scoperto da poco il suo blog e Le faccio i miei complimenti.
Per cortesia mi può dire dove posso trovare lo stampo per i shortbread, io ho fatto una ricerca senza successo e poi dove posso trovare il libro da Lei citato Scottish tea time recipes.
Grata per la sua risposta, ringraziando porgo cordiali saluto
Ciao Luciana, grazie per il commento e per la visita che mi fan molto piacere!
Lo stampo l’ho preso su questo negozio ebay
http://stores.ebay.it/Cooking-Marvellous-Online
Ma mi pare che non ce l’abbiano piú in stock, comunque se cerchi, sempre su ebay, shortbread mould dovresti trovarne altri!
Il libretto l’avevo preso in inghilterra malo vendono ora anche su http://www.amazon.it
Ecco la pagina
http://www.amazon.it/Scottish-Teatime-Recipes-Johanna-Mathie/dp/1898435189/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1351612946&sr=8-1
Sper dimesserti stata d’aiuto!
Terry
Grazie infinite per la Sua gentilezza segirò quanto mi ha detto.
Un cordiale saluto
Luciana
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