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Beh… Una torta che una torta non è!!! 🙂 …Bensì una specie di pane veloce …una focaccia … Quasi una piada più cicciotta, tipica della cucina umbra! … Eh già …queste ultime due settimane il giro d’Italia dell’Abbecedario Culinario si è fermato in Umbria… meravigliosa regione al centro della nostra penisola, il tutto alla guida di Cristina del blog “La cucina di Cristina“! …l’Umbria, tra l’altro, è una regione che ho avuto il piacere di visitare e mi ricordo di aver assggiato dei piatti favolosi, soprattutto dei primi gustosissimi …non avevo avuto però il piacere di provare questa “Torta al testo“! …nel cercare ricette tipiche da provare ho sfogliato il bellissimo libro della Slowfood “Ricette di Osterie d’Italia – 630 piatti di cucina regionale” … E questa ricetta lasciata dalla trattoria Pallotta di Assisi mi ha subito ispirato …ed anche senza averla assaggiata prima, ho voluto provarla! 🙂
Ovviamente come molte ricette regionali, per di più di antichissima origine, la Torta al testo viene chiamata anche con altri nomi, come Crescia o Torta del panaro …e di essa poi se ne trovano diverse varianti, con olio o con strutto… Con pecorino o senza… Con bicarbonato o con lievito istantaneo… Con acqua o con latte… Io come dicevo mi sono ispirata alla ricetta del libro… Sostituendo però il lievito istantaneo con il bicarbonato! … Ed il risultato mi è piaciuto! 🙂
La Torta al testo come dicevo è un pane che serve per accompagnare pietanze varie o gustato insieme a dei buoni salumi e verdure, tagliandola a metà e farcendola! … E come dice il nome stesso va cotta sul “testo” …una piastra tonda originariamente di pietra refrattaria …ma che ora si trova anche in metallo o ghisa, tipo quella che ho usato io! …noi l’abbiam gustata con del buon salame e caciotta nostrani …e la mia metá, anche con immancabile maionese, come ha voluto mostrare qui sotto! 🙂
– per 2 torte al testo:
(io ho dimezzato le dosi della ricetta originale e son venute due torte medie)
- 500 gr di farina 0
- Una buona manciata di pecorino grattugiato
- 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio (o lievito istantaneo per torte salate)
- 1 cucchiaio di olio evo
- 1 pizzico di sale
- Acqua qb
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Testo bread
Today i introduce you to a very quick, simple but tasty flat bread that comes from the italian region called Umbria, situated exactly in the middle of the peninsula! …a region full of incredible tasty food, rich pasta dishes and meat ones …and with a very ancient bread which have paired all these recipes through the centuries this “torta al testo” i tell you about today…which means literaly “testo cake”!
Of course, as you have read and seen it’s not a real cake 🙂 … And the testo is a special round slab of refractory stone where this bread is cooked on …of which you can find, nowadays, also cast iron ones, as the one i used and they do work very well!
As most of the very old regional recipes, there are different versions of the “torta al testo” …some use suet, other olive oil, some milk other water… Some baking soda other baking powder… Well :)… i leave you the one i tried and that we really enjoyed… Hot and stuffed with some good local salame and cheese! …but you can try it with vegs as well or serve it with a meat stew as well! …as you may prefer! 🙂
– for 2 flat breads:
- 500 gr white bread flour
- A good handful of grated pecorino cheese
- 1 tsp of baking soda
- 1 pinch of salt
- 1 tbsp of extra virgin olive olive
- Water as needed
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Anche questa ricettina, presa dal libro “Ricette di Osterie d’Italoa – 630 piatti di cucina regionale – edito da Slowfood” la aggiungo alla libreria dello Starbooks la bellissima iniziativa del blog Menuturistico di cui vi avevo parlato QUI!
L’ho sentita nominare varie volte ma non ‘ho mai assaggiata. Certo che quel “panino” a quest’ora fa un certo effetto di languorino a gogò :D! Baciotti, buon we
l’ho fatta molte volte! bella da tagliare e farcire! comoda per la cena!! ciao cara!!
Ehi Terry…ti è venuta proprio bene!!! E se l’aspetto equivale al sapore verrei ad ssaggiarla subito subito….e se te lo dice un’umbra doc come me puoi crederci, un abbraccio e buon fine settimana,
Paola
ma che bella…e io il testo ce l’ho ….insomma da fare ….e poi è da weekend….si si da fare 🙂
la proverò sicuramente… deliziosa!!
Pingback: Torta al testo
In affetti assomiglia molto alla nostra piadina solo un po’ più grossa. Poi cuociamo anche la piadina sul testo
Any kind of bread made from scratch and at home wins in my book.
metà tra piadina e panino, assolutamente da provare… la farcitura mi ha stuzzicato parecchio l’appetito, mi sa che mi tocca alzarmi e dare una sbirciatina al frigo ^__^
baci
terry
Buonaaaaaaaaaaaaaa!!! Anche se è ora di colazione giuro una fetta con quel ripieno me la farei di corsa! Baci
Devo avere in cantina da qualche parte un testo come il tuo ma veramente “antico” datomi da mia suocera romagnola per cuocere le piadine..
Mi hai invogliato a fare una ricerca fra tutte le ciafrusaglie per sfruttare la tua bella ricetta!!
Buonissima, e se vogliamo pure semplice…
Ma dev’essere buonissima!!! “Rubo” la ricetta perché mi sa che potrà tornare utile.
Grazie per essere passata da me :). Ciao e buon weekend!!
…la adoro!! L’ho assaggiata un po’ di tempo fa e mi è piaciuta un sacco! Adesso che so che anche a casa viene bene, non potrà sfuggirmi: va provata assolutamente! 🙂 Ti è venuta fantastica!
Ciao! vero, una specie di pane veloce, che non necessita di lievitazione e fantastico se farcito con salumi e formaggi!
Un’idea molto sfiziosa e perfetta per i pranzi fuori casa!
bacioni
Caspita che merenda!
Francesca
strepitosa, che voglia di papparmela stasera…
Un abbraccio!
Ma che meraviglia è? favolosa !!! Queste sono le cose che mi mandano in visibilio…… bacioni e buona domenica!
Questa torta è veramente fantastica, si usa molto anche nel Montefeltro e la preparo spesso, e devo dire che l’hai proprio preparata bene! 🙂
Brava!
Dimenticavo di dirti che qua l’accompagniamo oltre che con l’ottimo salame e pecorino della zona con il prosciutto crudo nostrano tagliato rigorosamente con coltello e con le fave appena raccolte: uno spettacolo!!!
Questa è il tipo di focaccia che io adoro, accompagnata con i salumi poi è la morte sua! Ti auguro una buona domenica 🙂
che pane focaccioso! una meraviglia 🙂
Adoro la cucina Umbra. Ogni volta che ho fatto una gita in quella regione ho mangiato divinamente e tu hai scovato una ricetta veramente gustosa… sembra proprio una piadina cicciotta! Da accompagnare con tante cosine buone…
Ho preso il tuo link per tenerti sotto controllo, il tuo blog è molto bello. Non trovo lo spazio per diventare tua follower, mi arrangerò così!!
Ciao Terry:)) Ohh, non la conosco nemmeno io questo pane e concordo con te…spira davvero! Me la segno e la proverò di sicuro, buona domenica cara:)
sai che pur avendo visto la ricetta dietro le bustine del lievito non l’ho mai provata, sarà meglio che mi decida tra l’altro è molto comoda quando non si ha il pane in casa!!!Bacioni!
ha un aspetto assolutamente irresistibile ! buona domenica Terry, un abbraccio…
Mangiata diverse volte col capocollo…una bontà!!!
baciusssss
La conosco eccome! E come la sua “cugina” piadina… la prox volta provatela anche con la Nutella… da sbavvvvvvvvvvvvvvvvvamento totaleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :DDD
Baciotti!
troppo buona!!!!bravissima come sempre!baciiiiiiiiii
Ce l’ho! quel libro di slow food ce l’ho! Non ho mai provato questa ricetta ma il fatto che l’abbia testata tu mi rincuora e mi rassicura. L’aspetto è davvero delizioso! Brava!
Io la feci diversi anni fa ma non l’ho più rifatta…grazie per avermela ricordata, la tua è splendida!
Ciao e buona domenica 🙂
la tua torta al testo mi attira e mi stuzzica… sai che la farò? Grazie e buona serata
assomiglia molto alla nostra piadina romognalola che si cuoce sul testo.. ma è un po piu sottile la nostra piada.. se passo in unbria mi metterò alla ricerca di qusta bella torta al testo! grazie e buona settimana
Non la conoscevo, ma mi sembra una ricetta molto utile e soprattutto golosa! 🙂
A presto!
Bella,buona,e facile da farsi. In sostanza..a winner!
Bravissima,un bacione.
Sono “testo-dipendente”, me l’ha fatto conoscere una mia “collega” di gare in MTB di Massa Carrara e non l’ho più dimenticato..pensa che piace anche a “ello” 😉 Un bacione.
Ecco la F di Foligno in tutto il suo splendore! Grazie per aver partecipato e continua a viaggiare con noi 🙂
http://abcincucina.blogspot.com.es/2012/04/f-come-foligno.html
Ciau!
Aiu’
wowwwwwwww…………….. queata forse la faccio oggi… Adoro i lievitati e la cucina Umbra…. Adoro Terry… Adoro… l’aggia fà!! (La devo fare!!)
Grassssssie per questa ricettuzza, speriamo di essere all’altezza 😉
sbaciuzz