Quanti modi di fare e rifare I Pici all’aglione

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Pici all'aglione 5

Era veramente da un sacco di tempo che non partecipavo a questa bellissima iniziativa mensile creata da due bravissime blogger, Anna e Ornella …dai tempi degli Gnochi de susini!

Per chi non la conoscesse può visitare il blog della Cuochina (la signorina in immagine qui sotto 😉 ) …e scoprire di più sia su “Quanti modi di fare e rifare” …che su molte altre iniziative inerenti alla Cuochina! 🙂

Quanti  modi

Queste mese la ricetta da rifare e riproporre sono I Pici all’aglione di Stella tra i Fornelli! …ed è stato per me un vero piacere scoprire ed imparare a fare questa tipica pasta toscana! …una volta letto il bellissimo post di Stella mi sono incuriosita ed ho scoperto di più, sulla storia (già Wikipedia aiuta) e su altri sughi per condire questa pasta fatta in casa davvero semplice quanto buona!

Mi sono divertita a farli questi pici e mi sono sorpresa di quanto buoni sono! …l’impasto è semplice e dopo il dovuto riposo era bello elastico e gli spaghetti li ho tirati bene senza problemi. Sicuramente li rifarò ancora!… già questa volta li ho gustati in due modi diversi, avendone fatto per quattro persone …ed essendo in due in casa… ho diviso le porzioni ed oltre a questo classico sugo all’aglione, il giorno dopo ho condito i pici rimasti con un altro sughetto che posterò a breve!

Ho letto che se la pasta fresca avanza, si può conservare uno o massimo due giorni, stesa su un vassoio, coperta con un telo ed in frigo a 4°… e così ho fatto!

Pici freschi

Le uniche piccole differenze rispetto alla ricetta originale proposta da Stella sono l’uso di pomodori datterini in lattina e non di pomodoro fresco e l’uso di una farina di grano duro particolare chiamato Grano del Faraone. C’è chi dice che sia parente se non proprio lo stesso grano del Kamut… poco importa… tanto Kamut non è un tipo di grano ma il marchio dato ad un antico cereale riscoperto ed ora coltivato in Canada… ed è molto facile che lo stesso grano possa venir coltivato …anzi che venga proprio coltivato anche in Italia con altri nomi come appunto Grano del Faraone o Saragolla.

Per quanto riguarda il sugo come dicevo non ho usato del pomodoro fresco, sarà che non siamo in stagione ma i pomodori che trovo ora raramente sono buoni, sugosi e saporiti… cosí ho usato dei datterini in lattina della linea Fiorfiore della Coop che trovo buona, li ho pelati e usati insieme al loro sugo. Sicuramente non mancheró di rifare i pici e di rifare il sugo all’aglione com dei buoni pomodori estivi e nostrani!

Pici all'aglione

– Pici per 4 porzioni:

  • 200 gr di farina grano del faraone (o altra farina di grano duro)
  • 200 gr di farina 00
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaio d’olio evo
  • Acqua qb

Su una spianatoia miscelare le due farine con il sale e formare una fontana, versarvi al centro l’olio e pian piano l’acqua, iniziando a portare verso il centro la farina per incorporarla con l’acqua. Lavorare a mano il composto fino a formare una palla liscia, soda ma non dura. Coprire l’impasto e lasciarlo riposare per circa un’ora. Riprendere l’impasto e stenderlo sulla spianatoia leggermente infarinata ad altezza di 3 o 4 mm, cercando di formare un rettangolo. Con il coltello tagliare delle strisce di pasta da circa 2 cm. Prendere ogni striscia e lavorarla con il palmo delle mani, tirandola fino a formare dei lunghi spaghetti spessi più o meno 3 mm. I pici devono essere lunghi all’incirca sui 30 cm. Una volta pronti passarli su della farina di mais, per non farli attaccare e stenderli su un vassoio coperto con un canovaccio. I pici sono così pronti per essere cotti. Se non li cucinate tutti subito, coprite bene il vassoio e conservateli in frigo per 1 o massimo 2 giorni.

– Per il sugo all’aglione per 2 persone:
  • 400 gr di pomodori datterini in lattina (che siano di buona qualità)
  • Olio evo
  • 3 o 4 spicchi d’aglio a persona
  • Sale
  • Pecorino

Mettere a cuocere i pici freschi in abbondante acqua salata per circa 10 minuti. Nel frattempo scaldate in una padella 3 cucchiai circa d’olio evo insieme agli spicchi d’aglio. Fate sì che l’olio si insaporisca bene ma attenzione a non bruciare l’aglio. Unire ildatterini (io li ho pelati) con il loro sugo e qualche cucchiaio d’acqua. Mescolare bene e fate asciugare, aggiustando di sale. Una volta pronti i pici scolateli, uniteli al sugo di pomodoro in padella e saltate bene. Serviteli con pecorino grattugiato.

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Pici all'aglione 2

Pici all’aglione – Pici pasta with garlic tomato sauce

Today I propose to you a very simple and classic Italian pasta dish… Pici all’Aglione!

Pici is typical pasta from Tuscany (Siena and Grosseto areas) and they look like very long and thick spaghetti. You can find store bought pici but usually every family prepare pici at home… hand-rolled and… as you may imagine, much better than bought ones! 😉

The Aglione sauce is a very simple tomato sauce with a good amount of garlic (aglio in italian) and grated pecorino cheese on top. So simple… sooo good!

To make I used some canned cherry tomatoes, cos tomatoes are not in season now, and the one I find at the market aren’t good enough to make a decent sauce. So I preferred to buy some canned one, from a good quality company!

Pici all'aglione 3

There are also other traditional recipes for Pici, instead of the “aglione” sauce… and most of them are all very simple, as historically this was a farmer’s dish, so made with “poor” ingredients, like the pici with breadcrumbs, where stale breadcrumbs are sauteed with oil and garlic and served with the pasta.

As I made pici for about 4 persons (and at home we are just in two) I divided the portions and saved some pici for another recipe I will post soon!  …stay tuned! 🙂

Pici freschi2

– Pici pasta for 4 persons:
  • 200 gr all-purpose flour
  • 200 gr durum flour (I used a durum flour of a particular wheat cultivated in Italy which is very similar to kamut one)
  • 1 tbsp extra virgin olive oil
  • A pinch of salt
  • Water

Mix both flours and salt and pour onto a work surface. Make a well in the centre pour the olive oil and gradually add water a little at time and mix everything until the dough is firm but flexible.Cover the dough with film and allow to rest for an hour.

Roll out the dough on a slightly floured surface until it is about ½ cm thick.Cut the dough intoabout 2cm wide strips with a sharp knife. Hand-roll the strips into thick, spaghetti-like strands. These should be about 3mm thick and as longer as possible, usually pici are long also 30 cm.

Pass the pici on some cornflour/cornmeal to prevent from sticking and lay them down on a tray covered with a kitchen towel.

Cook pici in salted boiling water for about 10 minutes.

If you don’t use all the pici, you can leave them on the tray, cover them with a towel or film and store them in fridge for a day or two.

– For the “aglione” sauce for 2 persons:
  • 400 gr canned cherry tomatoes with sauce
  • 3 or 4 garlic cloves per person
  • Extra virgin olive oil
  • Salt
  • Grated pecorino cheese

Heat about 3 tbsp of extra virgin olive oil in a pan and add the garlic cloves. Let them cook for few minutes, to infuse the oil but mind not to burn them. Add the cherry tomatoes with sauce and half a glass of water, mix well and let the sauce cook until it’s well reduced and thick. Adjust with salt.When the pici are ready drain them well and add them to tomato sauce pan, tossing well to combine. Serve hot with grated pecorino cheese on top.

Pici all'aglione 4

37 thoughts on “Quanti modi di fare e rifare I Pici all’aglione

  1. Ciao Terry, io non partecipo più ma i pici li voglio fare comunque, è da mò che li ho el cassetto dei desideri, si, sono in dieta ma li terrò come premio dopo una bella scarpinata in montagna. Ti sono venuti benissimo, aggiungi un posto a tavola, arrivo… a piedi 😀 Un bacione e buona giornata.

  2. Dimenticavo, ottimo il messaggio per la stagionalità, oggi posto un dolce austriaco che rihiedeva anche un sorbetto di fragola ma ho preferito una crema inglese al cardamomo 😉 un basin de novo.

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  4. Buongiorno carissima Terry e ben ritrovata!
    Che profumino super invitante si odora varcando la porta della tua bella cucina! Non esitiamo un minuto ad accomodarci a tavola ed assaggiare, in compagnia, la meravigliosa, golosa versione dei Pici che hai preparato! Tanti complimenti per la tua bravura e creatività ai fornelli e un grazie affettuoso da Anna e Ornella che ti aspettano il prossimo mese da Carla Emilia per la Torta Pasqualina!
    Un abbraccio la Cuochina

    • Ciao Cuochina 😉
      Non mancheró di provare la torta pasqualina… Sono già andata a sbirciare e a chiedere dettagli a Carla Emilia 😉
      Grazie per questa bella iniziativa e alla prossima 🙂

  5. sono contenta ti siano piaciuti, e grazie per l’informazione che non sapevo, che si conservano benissimo in frigo fino al giorno dopo 🙂
    bellissime foto 😉

  6. Ciao Terry, che piacere trovarti anche qui, ormai dividiamo un bel po’ di avventure! Allora per la pasta della pasqualina, devi farla riposare sotto una pentola nella quale hai portato l’acqua a bollore, la pentola sarà caldissima e girata sulla pasta la renderà morbida e ti permetterà di tirarla sottile sottile. Ti riuscirà benissimo, ne sono sicura. Buonissimi anche i tuoi pici e belli! Ci vediamo il 6 aprile, se non ci incontriamo prima in qualche altra rubrica 😉 Bacione

  7. Da buona toscana ti dico che adoro i pici! I miei preferiti sono al ragù con tanto tanto parmigiano, ma anche l’aglione ha il suo perché! Però dopo averli fatti un paio di volte 10 anni or sono non mi sono più cimentata, anche se ogni tanto ci penso…mi hai fatto proprio venire voglia! Brava!!

  8. Mi piace molto questa tipologia di pasta, ti sono venuti molto bene. Complimenti.
    Anch’io trovo quella linea di prodotti molto buona.

  9. Complimentissimi, che piacere trovare anche questo tuo spazio blog, e mi piace molto anche il discorso sulle farine, molto interessante!!!

  10. Ciao Terry,
    sei stata bravissima a preparare i pici…la foto dei pici crudi è molto ..ma molto bella e
    nella foto dei pici cotti …se ne sente il profumo!!
    Un bacio dalle 4 apine

  11. mi trovo d’accordo con te su molte cose…
    il kamut…è solo un marchio registrato e ti fanno pagare 4 volte tanto un grano simile a tanti altri grani antichi straordinari che abbiamo in italia…peccato che molta gente vada ancora dietro a questo mito
    i prodotti di stagione….io non compro i rincipio fino a quando non ci saranno quelli maturi

  12. ho qualche problema con i commenti…volevo dire che compro i pomodori solo quando sanno di pomodoro e non di acqua…
    i tuoi pici sono meravigliosi! mi è presa voglia di farli…quasi quasi domenica

    un abbraccio

  13. che bello ritrovarti qui, io ho iniziato questa avventura con gli gnochi de susini e non ho più smesso… bellissimi i tuoi pici, vero che sono buonissimi? da noi è stato un successo! un bacio!

  14. Pingback: Pici con ceci al timo e briciole croccanti – Pici with thyme chickpeas and breadcrumbs | Crumpets & co.

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