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L’Abbecedario culinario queste ultime due settimane si è fermato in Abruzzo… Alla guida di In cucina senza glutine! …ed io da una parte sono felicissima… Perchè l’Abruzzo è una regione che ho nel cuore… Da una parte son dispiaciuta e mi sgrido da sola perchè avrei voluto preparare molte più ricette abruzzesi ma alla fine tra mille cose da fare son riuscita a farne solo una… Le pizzelle!!!
Ma andiamo per ordine… Come vi dicevo l’Abruzzo è una regione che ho nel cuore, questo grazie alla mia cara amica Luisa che me la fece conoscere nel 2009! …Luisa è per metà abruzzese e ad Ortona ha parte della sua famiglia… Zii, parenti ed amici che ho avuto il piacere ed onore di conoscere! …insieme andammo ospiti dal caro zio Tommaso… E da parte sua e degli altri parenti ebbi un’accoglienza calda e affettuosa che insieme ai posti che mi fecero conoscere mi è rimasta nel cuore! …ovviamente oltre ai bellissimi luoghi visitati ho avuto modo di apprezzare anche la gustosissima e ricca cucina abruzzese, sia quella dei ristoranti (ricordo ancora con un languore allo stomaco la cena di pesce insieme allo zio Tommaso!!!) …che quella casalinga! …e tra le tante cose tipiche che provai c’erano pure le pizzelle …chiamate anche ferratelle in altre zone… Assaggiate sia in versione classica, dalla consistenza biscottosa… Sia quelle morbide, che la zia ci servì arrotolate con ripieno di crema …Che buone!!! …così quando intravidi i ferri per le pizzelle, girando per il mercato di Ortona, non potei non comprarli! …sia quello classico rettangolare con disegni a rombi…
…sia quello rotondo con disegni vari!
…e non comprai solo questi… Lo stand aveva un sacco di gadget vari di cucina che mi accaparrai …tra cui la famosa chitarra per fare la pasta alla chitarra! …che a tutt’ora, con mia somma vergogna resta tra i tanti gadget di cucina comprati e non ancora utilizzati! 🙂 …infatti, come dicevo pocanzi, avrei voluto preparare anche altre ricette per questa tappa dell’Abbecedario… tra cui i famosi spaghetti alla chitarra… Ma il tempo proprio non son riuscita a trovarlo! 😦
…resto comunque soddisfatta perchè finalmente ho fatto le pizzelle!!!! …avrei voluto farle insieme a Luisa… Ma anche qui tra impegni vari non siam riuscite a combinare! …ho comunque usato la sua ricetta di famiglia… e sono rimasta ovviamente soddisfatta dal risutato di queste pizzelle!
Come dicevo son quelle più dure… Cioè …Dure non lo sono …anzi son biscottose e buonissime …ma siccome le ho provate anche morbide… Allora specifico! 😉 … Per aromatizzarle ho usato i tipici semi di anice, così come le avevo provate e son venute davvero bene!!! …in casa hanno subito iniziato a spazzolare tra mugugni e commenti favorevoli …“son proprio buone ste cose qua!” 😉
Ora vi lascio alla ricetta …Poi… siccome sono in vena nostalgica vi lascio alcune foto fatte in Abruzzo… Postate all’epoca su Flickr e che ora condivido qui!
– per circa 15 pizzelle:
- 3 uova
- 6 cucchiai di zucchero
- 6 cucchiaio di olio evo
- Farina qb
- Semi di anice
La ricetta di famiglia di Luisa prevede l’uso di 2 cucchiai di zucchero e 2 di olio evo per ogni uovo usato, io ne usati 3 poi la farina va aggiunta fino ad ottenere un impasto morbido ma lavorabile con le mani. Quindi sbattere le uova, unire zucchero, olio evo e semi di anice e la farina qb, una volta ottenuto l’impasto morbido formare dei salamini piccoli. Scaldare l’apposito ferro sul fuoco, io l’ho spennellato con olio evo e posizionare al centro un salamino di pasta e cuocere così le pizzelle. La dimensione e quantità delle pizzelle, più grandi come le ho fatte io o magari un po’ più piccole tipo biscotti, dipende da quando grandi farete i salamini. Io ho letto solo dopo la nota di Luisa di mettere i salamini in un piatto con dell’olio in attesa di esser cotti, quindi ho omesso questo passaggio, ho però sempre spennellato il ferro con olio prima di cuocere ogni pizzella e son venute benissimo. Consiglio di abbassare la fiamma al minimo una volta cotte le prime due o tre pizzelle se no poi tendono a cuocere e scurire troppo velocemente.
Ora vi lascio alcune foto che avevo scattato nell’estate 2009 in quei bei giorni assieme a Luisa… Grazie ancora per quei giorni vecia …e pure per la ricetta! Perfetta! 😉
Here i share some pics i took in Abruzzo in summer 2009! Abruzzo is a gorgeous region in the centre area of Italy with afantastic blue sea and marvellous mountain area too! …i really suggest you to visit! …there i learned the recipe i share with you today …but first the photos… Then scroll down for the recipe! 🙂
L’alba che ci accolse al nostro arrivo davanti casa dello zio Tommaso!
The dawn which welcomedus when we arrived!
Ortona vista dal porto
View of the town of Ortona from the harbour
Un giro al porto di prima mattina a sbirciare la vita dei pescatori …amici di zio Tommaso 😉
Early morning at the harbour to take a peek at fishermen life!
Uno dei tanti gatti del porto colto in flagrante! 😉
One of the many harbour’s cats caught in action 😉
Il faro di Ortona
Ortona’s lighthouse
Il castello Aragonese ad Ortona di notte
The aragonese castle in Ortona at night
Uno dei tanto trabocchi lungo la costa abruzzese, chiamata appunto, in quella zona, la costa dei trabocchi, che sono appunto queste piattaforme di legno, su palafitte che si usano per la pesca!
One of the many “trabocco” along the coast. They are special wooden platforms used for fishing.
Vita da trabocco! 🙂
Trabocco’s life 🙂
Un posto dove meditare!
A place where to meditate!
Una barca lungo la spiaggia di Fossacesia
A boat on Fossacesia’s beach
Colarate terrazze e balconi abruzzesi
Abruzzo colourful terraces and balconies
Pizzelle – Abruzzo’s typical “waffles”
As said above here… I knew, tried and learned this recipe in 2009 when i went to visit Abruzzo region with my friend Luisa who has some relatives in the town of Ortona.
To explain in a better way what pizzelle are… i called them “waffles” cos they do remember the waffle shape and form and they are very similar! …when i was in Abruzzo i tried two versions of “pizzelle” (in some areas are called “ferratelle”) some soft and plaible, rolled up with cream in and the more traditional one …that I’m sharing today, which are harder …like a biscuit! …they are usually flavoured with anise seeds and they can be served as dessert or snack!
To make “pizzelle” you need a special iron that goes on the cooker but if you want to try them and you don’t have one a classic waffle iron will work as well! …when i was in Abruzzo i had of course the chance to buy two different irons (see pics above) …but for these ones i used only the classic rectangular one!
-for 15 pizzelle:
- 3 eggs
- 6 tbsp sugar
- 6 tbsp extra virgin olive oil
- Flour as needed
- Anise seeds
che belle, è da un pò che certo quei ferri, ho visto che ce ne sono anche di elettriche…intanto mi gusto le tue..sono s upende! buon week end!
Ciao Fede, penso che una piastra per waffles possa andar bene cmq se non trovi il ferro tipico Abruzzese 🙂 un bacione
Pe me questo profuma davvero di casa 🙂 Che meraviglia le tue ferratelle, mi hai messo voglia di andare a rispolverare lo stampo 🙂 Un bacione, buon we
Sapevo che tu avrest sentito profumo di casa! Un bacione;)
Pingback: Le pizzelle abruzzesi – Abruzzo typical “waffles”
CIAO, altro che profumo di casa… io sono cresciuta mangiando le pizzelle di nonna Anna, ricorso ancora vassoi colmi per tutti noi nipoti. Oggi, nonna non cìè più ma so che mi sorride mentre ne preparo qualcuna per il mio nipotino Samuele, che al contrario della zia non è un gran mangione ma davanti alle pizzelle anche lui non resiste. Sono dolci della cultua popolare, poveri d’ingredienti ma proprio per questi genuini. Un suggeriemento? le dosi sono giuste, io metto 2 cucchiai di farina per ogni uovo, aggiugo la buccia del limone grattuggiata e la vanillina! Spettacolari a prova di Samuele!
Ciao Annapaola, che bello leggere il tuo commento… Felice di scoprire anche la ricetta dell tua famiglia! …le proverò anche così! Infondo poi come le tutte ricette tipiche regionali ci son mille varianti da casa in casa! …son sicura che Samuele ador la zia che lo vizia con le pizzelle! Grazie della visita e ripassa quando vuoi 😉
Mi sento anch’io a casa 🙂 Qui da me si chiamano neole 😀 io le adoro e preferisco la versione più sottile e croccante! Sei stata bravissima..e grazie di queste belle foto 🙂
Ps: complimenti anche per la ricetta del sacchetto, deliziosa ^^
che belle cartoline dall’Abruzzo…e che voglia di mare…. e anche di pizzelle, of course!
Ho mangiato queste cialde solo una volta, e ti dico solo che da allora cerco gli stampi!!!
bellissime..le voglioooooooo!!!
Davvero invitantissime 🙂
Buon week end
ho l’attrezzo per farle ma non l’ho mai usato…ti sono venute splendide, quasi quasi ci provo! buona domenica!
L’Abruzzo è fantastico!!! Per non parlare del cibo, mi ricordo ancora le scorpacciate di arrosticini…..
Buonissime le pizzelle.
ciao Terry baciusssssssss
… voglio quello rotondooooo! 🙂
Bellissimi questi attrezzi e mi mancano, quindi urge visita in Abruzzo e al mercato di Ortona 🙂
Bellissime le tue foto, invitano a salire subito in macchina 🙂
Buonissima domenica, ho appena finito di far suonarei la mia chitarra 🙂
wau che meraviglia questi biscotti.. e il ferro per farli
amo anche profondamente il mare
Ma Terry, queste pizzelle sono splendide e che invidia tutti i “ferri del mestiere”…Grazie per la ricetta (chissà mai che trovi gli stampi), ma soprattutto per le belle foto..una meglio dell’altra! bacioni!
Sono davvero molto belle e particolari!
bacioni
Sono davvero buone le pezzelle e complimenti per le splendide foto !
che belle foto, mi viene proprio voglia di partire!!
per l’incontro: ci sto!!! assolutamente… basta dirmi l’ora ed il luogo..oltre che la data, of course!!! conosci altre bloggher della zona???
Sono bellissime! Questo tuffo nella mia regione mi piace tantissimo! 🙂
Un bacione!
Che belle, non conoscevo queste pezzelle, belli pure gli attrezzi che ho visto nell’altro post. Un bacione
bellissime le immagini! non ci sono mai stata i miei cugini ci hanno vissuto e so che a loro è piaciuta molto! buonissimke le ferratelle! vorrei quegli stampi 😀 qui non si trovano purtroppo!
Foto bellissime ma le pizzelle, le ho nel cuore avendo avuto la nonna abruzzese 🙂 Io le faccio con la mia ricetta di famiglia ma sicuramente proverò anche la tua! Devo solo ricomprare il ferro nuovo perchè quello mio dopo anni e anni di onoratissima carriera si è rotto.
Prima o poi dovremmo provarle!!!Girando per i blog le abbiamo trovate spesso!!!Ottima ricetta…e bellissime foto!!
Che ferri meravigliosi anch’io vorrei averli per provare questi waffles. Non ho mai visitato l’Abruzzo ma ne posso solo immaginare la bellezza. Ricetta segnata.
eccomi!!
che bel post… e che pizzelle!!!
prendo url e vado ad aggiungere nel posr per l’abbecedario
grazie
Nooooo hai la chitarra e non l’hai mai usatata?!??? nonono al prossimo post voglio un bel piatto di spaghetti alla chitarra, io li adoro 🙂
Bellissime foto, mi hanno fatto venire tanta voglia di vacanze
Ciao Elenuccia… forse non sarà proprio il prossimo ma giuro che provvederò presto alla grave mancanza! 🙂
bacioni
Ma quanto son buoni questi docletti.. li conosco!!!!!! e che belle foto della tua estate 2009… baci e buon lunedì .-)
Oddio comare cosa vedo!!!Che buone che sono le pizzelle, sì che le conosco!E quelle foto stupende, ah, che voglia di mare e testa libera!Bacioni
ti prometto ke 1 gg faremo le pizzelle col ferro tondo quindi con la pasta liquida/cremosa! magari le arrotoliamo con della crema pasticcera o della buona marmellata..slurp! ke bei ricordi di quella vacanza! alla prox nn si sa mai..mio zio ci aspetta sempre! complimenti x il tuo capolavora, 6 unica! baci lu
Ecco l’ultimo tassello della nostra tappa in Abruzzo, la pagina dell’Abbecedario con tutti i contributi: http://abcincucina.blogspot.com.es/2012/06/l-come-laquila.html!
Grazie per aver partecipato con questo bellissimo post e continua a viaggiare con noi!
Aiu’
Mamma mia Terry se mi hai fatto sognare ;;) con questo meravigliosissimo (se pò dì???) post!
Adoro tutto ciò che è legato alla tradizione di un luogo e queste pizzelle/ferratelle sono deliziose, perfettissime, complimenti!!!
Come adoro quei ferri che hai comprato (brava hai fatto bene, le caccavelle hanno sempre una loro utilità, fosse altro che fare ingelosire 😉 quelle come me che ancora non ne possiedono una!)
I semini di anice poi… un’altra chicca!
Vogliamo parlare di quelle foto e del faro che svetta in quel cielo blu che sembra finto??? No perchè stasera sono alla frutta… mi hai messo voglia di partire, che manco immagini!
Chapeau per questo tuo post! Delizioso!
Un abbraccio stretto Any
Mia madre era di Ortona e mi ha insegnato le pizzelle ma anche le nevole,che spero tu abbia assaggiato perche’ sono buinissime,comunque nella sua ricetta delle pizzelle c’è il lievito,la buccia grattugiata di un limone intero e due bustine di vanillina,niente anice ,vengono morbidissime.
Cara Barbara, intanto grazie per la visita! 🙂
Le nevole si si le ho provate ed amate… Mi sa che la versione che fa tua mamma é per le pizzelle morbide che si arrotolano anche… Che la zia della mia amica aveva farcito con crema! …ho entrambe le ricette della sua famiglia… Non mi resta che provare le altre ora! …se vuoi passami anche la tua… Amo sperimentare!
Grazie della visita e alla prossima!