Chapati & Methi Paratha … due velocissimi pani indiani – Two very easy indian flatbreads

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Chapati e Methi paratha

Ultimo giorno della tappa indiana dell’Abbecedario Culinario Mondiale! Da domani si passa alla C di Canberra e inizieremo ad esplorare la cucina australiana!

Nel frattempo gustiamoci qualche ultimo sapore e profumo indiano, ringraziando la nostra ambasciatrice Cindystar che ci ha ospitato per questa tappa e che QUI ha raccolto tutte le ricette indiane che abbiamo cucinato fin’ora.

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Ricordo che chiunque volesse unirsi alla caravona dell’Abbecedario può farlo, siamo ancora agli inizi e ci sono un sacco di nazioni da visistare, non ci sono obblighi, solo la voglia di esplorare nuove cucine e di condividere assieme i nostri esperimenti culinari. Si possono saltare tappe, si può cucinare tanto o poco, l’importante è divertirsi cucinando e sperimentando! …tutte le tappe insieme alle date e le info per partecipare le trovate QUI! 🙂

Io, come ultimo post della tappa indiana, oggi vi lascio due semplicissime ricette per dei pani indiani, un semplice chapati e un methi paratha, cioè un paratha con fieno greco.

Bisogna intanto premettere che i pani indiani sono svariati ma la maggior parte di questi sono dei pani senza lievito (a parte i naan o i pav) e sono piatti, molti simili alle nostre piadine. Ci sono quelli semplici e cotti su piastra, quelli conditi, quelli fatti di riso, quelli fatti di legumi, quelli fritti… e tanti altri. In questa pagina Wikipedia c’è una bella lista dei diversi pani indiani.

Come vi dicevo oggi vi presento il chapati ed il methi paratha… ma andiamo per ordine.

Atta flour

Il chapati credo sia il pane più semplice che si possa trovare e fare. Si prepara con farina, acqua, sale e a volte poco olio. La farina che si usa si chiama Atta ed è una farina semintegrale di un tipo di grano duro coltivato in India. Io ho avuto la fortuna di avere per un periodo una collega indiana che mi ha procurato un po’ di questa farina. Penso di possa trovare comunque nei negozi indiani o etnici. Comunque se non si trova la farina atta si può usare una miscela di farina bianca e di farina integrale.

Il chapati viene anche chiamato roti (termine più generico per indicare questo tipo di pane) e per questa ricetta ho seguito, ancora una volta, le indicazioni del libro Indian Every Day di Anjum Anand, che prevedeva anche un goccio d’olio vegetale (io ho usato un buon olio di semi di girasole bio e spremuto a freddo). Una volta steso, il chapati, viene cotto su una piastra chiamata Tava, io l’ho cotto su un testo tipo questo.

Il paratha è molto simile al chapati, si usa la stessa farina atta solo che in cottura viene spennellato con olio o ghee (burro chiarificato) e molto spesso è farcito con spezie, verdure, paneer o altro.

Fieno greco - methi

Io ho provato il methi paratha, dove Methi sta per fieno greco, in questo caso secco. Il fieno greco (Trigonella foenum-graecum) è molto usato nella cucina indiana, sia le foglie verdi (fresche o secche) sia i semi, che si usano più come una spezia. Io ho usato quello secco (anche questo reperibile nei negozi etnici) visto che quello fresco non si trova e vorrei farvi sentire il profumo che ha… una meraviglia, dolce e speziato allo stesso tempo, lo adoro!

In ogni modo, il fieno greco secco, chiamato anche trigonella è molto usato per aromatizzare i pani nell’Alto Adige ed è reperibile anche in erboristeria come rimedio quindi, in caso non trovaste questa versione indiana, potete provare a cercare la versione nostrana.

Questi pani servono per accompagnare quasi tutte le pietanze indiane, salse, curry, zuppe ma essendo così veloci, semplici e buoni vale la pena di farli anche per pietanze più nostrane! 🙂

Chapati2

– Per 2 chapati:

  • 100 gr farina atta
  • 1 cucchiaio d’olio di semi di girasole (facoltativo)
  • Sale
  • Acqua qb (50 ml circa)

Miscelare tutti gli ingredienti, formare una palla e metterla a riposare coperta con della pellicola per almeno mezz’ora. Dividere l’impasto in due palline e stenderle sottili con un mattarello. Cuocerle su una piastra calda (un testo o anche una padella antiaderente), qualche minuto per lato, finchè si formano delle bolle e si formano le tipiche macchie nere da cottura su testo (tipo le nostre piadine).

Methi paratha

– Per 3 methi paratha:

  • 150 gr di farina atta
  • 2 cucchiai di olio di semi girasole (o ghee), più altro spennellare
  • Sale
  • una manciata di fieno greco secco
  • ½ cucchiaino di cumino in polvere
  • ½ cucchiaino di curcuma in polvere
  • Un pizzico di peperoncino secco tritato

Miscelare assieme tuti gli ingredienti e formare una palla. Coprirla con pellicola e lasciarla riposare mezz’ora. Dividere l’impasto in tre palline, stenderle sottili e cuocerle su una piastra calda, qualche minuto per lato. In cottura spennellare ogni lato con dell’olio di semi o ghee. Sono pronte quando gonfiano e formano le macchioline nere.

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Methi paratha2

Chapati & Methi Paratha – Two very easy indian flatbreads

The indian trip of our World Culinary ABC ends today and I want to share an extra recipe… well two recipes, for two quick and easy indian breads!

You can discover all indian recipes collected at our ambassador (Cindystar) page! …A mouthwatering collection of indian delights, sweet and savoury.

There is a huge variety of indian breads, most of them are unleavened flatbreads, apart from naans or pav rolls. Some of these flatbreds are simple, others are stuffed or fried or made with pulses or rice flour… I think that Wikipedia has a good page that illustrates the different indian breads.

Chapati

This time I tried a simple chapati and a paratha with fenugreek (methi).

Chapati is the most simple bread you can find, no yeast, just flour, water and salt and sometimes a little oil. It is made with a special flour called Atta, a semi whole wheat flour from a durum wheat that grows in India. I used once again an Anjum Anand recipe from the book Indian Every Day which calls for some oil. Once ready this flatbread is cooked on a special griddle pan called Tava.

Paratha is very similar to chapati but when cooked it is brushed with some oil or ghee. Then paratha is usually stuffed with herbs, spices, vegetables, paneer or other ingredients. I made mine with some dried fenugreek leaves, called Methi.

Scatola fieno greco - methi

Fenugreek is used in many indian recipes, usually fresh leaves but also this dried version. Also fenugreek seeds are popular and their used more like a spice.

I really loved fenugreek scent, it’s spice and sweet… unique and I really suggest you to look for it! 🙂

These breads are served and eaten with nearly all indian meals but they’re so easy to make that I think it is worth to make them and enjoy even with our usual meals! 🙂

– for 2 chapati:

  • 100 gr atta flour (or a mixture of all-purpose and whole wheat flour)
  • 1 tbsp vegetable oil (optional)
  • Salt
  • water (about 50 ml)

Mix all ingredients and make a ball, cover with film and let it rest for 30 minutes. Divide the dough in two small balls and roll it out very thin. Cook chapati on a hot flat pan and cook few minutes on each side until it forms bubbles and brown spots.

– Per 3 methi paratha:

  • 150 gr atta flour (or a mixture of all-purpose and whole wheat flour)
  • 2 tbsp vegetable oil or ghee, plus extra to brush
  • Salt
  • a handful of dried fenugreek (methi)
  • ½ tsp cumin, ground
  • ½ tsp turmeric
  • a pinch of dried, ground chilli peppers

Mix all ingredients and make a ball, cover with film and let it rest for 30 minutes. Divide the dough in three small balls and roll it out thin (less thin than chapati). Cook paratha on a hot flat pan, few minutes on each side, brishing them with some oil or ghee on both sides. They’re ready when they bubble and have brown spots.

Chapati e Methi paratha

5 thoughts on “Chapati & Methi Paratha … due velocissimi pani indiani – Two very easy indian flatbreads

  1. Grazie, terry, non potevi concludere con due pani che amo molto.
    E ho imparato ad usare il fenugreek anni fa da un’amica indiana/malese, me loprocurava lei da Csatroni a Roma quando qua ancora non si sapeva cos’era :-)))

  2. Come ho scritto male :-))) Correggo:
    Grazie, Terry, non potevi concludere meglio con questi due pani che amo molto.
    E ho imparato ad usare il fenugreek anni fa da un’amica indiana/malese, me lo procurava lei da Castroni a Roma quando qua ancora non si sapeva cos’era :-)))

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