San Martino

S. Martin xe ‘ndà in sofita
a trovar ea so’ novissa
ea so’ novissa no ghe gera
S.Martin col cùeo par tera
E col nostro sachetì
cari signori xe S.Martin


Eh già… oggi è San Martino ma per noi veneziani (e limitrofi) è anche un giorno di festa! …ci affasciniamo spesso a feste che non appartengono alla nostra tradizione italiana o popolare che sia… e si rischia di dimenticare magari delle tradizioni locali altrettanto belle …e buone! …nel giorno di San Martino i bambini, di solito scolaresche in piccoli gruppi, vanno in giro per la città armati di pentole e coperchi facendo baccano, cantando la filastrocca che ho citato qui sopra (sulle note di ” Garibaldi fu ferito”) e fermandosi per i negozi chiedendo qualcosa in dono (già!!…proprio come ad Halloween eh!!!)

Personalmente li associo un po’ al poverello della leggenda di San Martino… che racconta come … l’11 novembre, giorno piovoso e freddo Martino galoppava sul suo cavallo ricoperto da un mantello. A un certo momento Martino incontra sul suo cammino un poveretto…un vecchio coperto di stracci, infreddolito e barcollante. Martino vuole aiutarlo ma con sè non ha né denaro, né una coperta da potergli offire… allora prende una decisione, con la spada taglia il suo mantello a metà e ne dona una parte al vecchietto. Poco dopo, mentre Martino galoppa felice per aver compiuto quel gesto caritatevole, il clima si riscalda, il vento cala, le nuvole si  aprono lasciando spazio ad un sole radioso. Da qui… l’estate di S.Martino, cioè come tuttora vengono chiamate le belle giornate di novembre.

Ma poteva mancare il lato gastronomico?! …ovviamente no!!! 🙂 …infatti in questo giorno le pasticcerie (ed ormai anche i supermercati) riempiono i loro scaffali con il Dolce di San Martino …in pratica un biscottone di pasta frolla a forma di San Martino a cavallo che viene poi ricoperto con glassa di zucchero, cioccolatini, caramelle colarate e altre leccornie varie! …tra le famiglie è d’uso regalarsi “Il San Martino” …dolce che però io quest’anno ho voluto provar a far da me! 🙂 …settimane fà trovai lo stampo in un negozio di casalinghi e mi son detta… “dai che quest’anno lo faccio io!” …e così ho fatto! …prima esperienza con la glassa da zucchero… da migliorare di sicuro… ma direi che non è andata malaccio dai! 🙂

– Per la frolla:

  • 500 gr di farina (io 550 perchè avevo uova grandi)
  • 250 gr di zucchero
  • 250 gr di burro
  • 5 gocce di olio essenziale di limone
  • 2 uova intere
  • 2 tuorli
  • 1/2 cucchiaino scarso di cremor tartaro (o altro lievito istantaneo)

Lavorare il burro ammorbidito a temperatura ambiente con una spatola, aggiungere lo zucchero, unirlo al burro per bene e poi aggiungervi le uova e tuorli leggermente sbattuti. Mescolare il tutto e unire poi la farina (già miscelata con il pizzico di lievito) pian piano, amalgamandola prima con la spatola e poi lavorando l’impasto a mano fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola e metterla a riposare in frigo almeno un’ora. Stendere la pasta con un mattarello alta poco più di mezzo centimetro, io l’ho stesa direttamente sulla carta forno, volta per volta, così poi da metter il dolce in forno già con la carta sotto. Dar forma al San Martino, con uno stampo apposito o come fanno in molti con uno creato da sè (io per il mio che era senza la base classica ho formato anche quella e l’ho attaccata sotto le zampe del cavallo) e cuocere il dolce in forno a 200° per 10 minuti o finchè i bordi non sian leggermente colorati. Sfornarlo e lasciarlo raffreddare.

Io con questo impasto ho fatto 5 San Martini ma ne ho avanzato un bel pezzo che penso sarebbe bastato per altri 2 dolci.

– Per la copertura:

  • smarties
  • cioccolatini
  • fiorellini di zucchero (quelli li ho presi pronti che già far la glassa bianca è stato il primo approccio!)
  • Glassa di zucchero fatta con 2 albumi, 500 gr di zucchero a velo, 1 cucchiaio di succo di limone

La glassa in se è semplice da fare, mescolando gli albumi con lo zucchero e il limone, fino ad amalgamarli bene. Messa in una sac-à-poche la glassa è pronta per farcire il dolce. Secondo me andava più soda ancora… ma come per i tuorli… anche i miei albumi eran da uova grandi (le stesse dei tuorli!!!) … e forse ci voleva un pizzico di zucchero a velo in più! …comunque il risultato è buonissimo e graditissimo! 🙂

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Questa ricetta si unisce all’Abbecedario Culinario d’Italia.

61 thoughts on “San Martino

  1. BELLISSIMO il dolce di San Martino!!!!
    ricordo che quando andavo alle elementari questa era un giornata di festa:) tutti in classe portavamo castagne arrostite, lesse …dolci a base di castagne, che bei ricordi 🙂
    il risultato è perfetto!!!!
    baci e buon San Martino!

  2. Me lo ricordo, il biscottone di Martino a cavallo: non mancava mai neanche da noi. E neanche il sole, stamattina!
    Complimenti per la realizzazione cara terry 🙂
    Baci,

    wenny

  3. E’ il secondo biscottone che vedo stamattina ma non conoscevo assolutamete questa tradizione. dalle mie parti è sempre stata solo la giornata delle caldarroste e vino novello. Sono deliziosi i tuoi biscotti decorati, bellissimi 😀 un abbraccio

  4. Che bello Terry.. sai che non sapevo perchè si dice estate di San Martino!!! Ti ringrazio e che bello il biscotto a forma di cavaliere… dalle mie parti non l’ho mai visto, ci limitiamo alle caldarroste!
    Un abbraccio

  5. tesoor nn conoscevo questa storia e ti ringrazio per avermi fatto conoscere questa usanza e poi che dire dei tuoi biscotti???sono perfetti golosi e pieni di storia!!baci imma

  6. Che bella tradizione Terry!Mi hai fatto ricordare che oggi è il patrono del paesellod ei nonni, li devo chiamare!
    Pensa che in quei di Brescia c’è una locuzione dialettale “Fa Samartì”=fare Sanmartino, che significa “fare trasloco”.Perchè una volta i contadini che venivano cacciati dai fittavoli o dal possidente dalle cascine, si spostavano proprio in questo periodo.Curioso vero?
    Bellissimi questi biscottini, brava la mia comare! 😀

  7. Eccoli qua 🙂 Li ho visti ieri da Patricia….il prossimo anno mi trasformerò per un giorno in veneziana e li farò, sono troppo belli, baseti 🙂

  8. che bella tradizione! da noi una volta il giorno di san Martino era il giorno in cui si pagafa l’affitto ma non sò perchè… questi biscottoni sono meravigliosi e le decorazioni allegre e ben fatte! baci

  9. Pingback: San Martino

  10. è stato mio figlio a ricordarmi la storiua di San Martino.. oggi quando lo sono andata a prendere a scuola non faceva altro che parlarmi di questo splendido e nobile cavaliere.. se vedesse la tua produzione ne rimarrebbe incantato… stupenda!!!

  11. ciao Terry,grazie per essere passata da me!!inanzitutto complimenti per i tuoi San Martini,secondo me sono stupendi!!brava,bravissima!!l’anno prossimo ti copio qualche idea per la decorazione ahahaha!!e poi la storia che hai raccontato..bellissima,io non essendo italiana non la conosco tanto adesso so’ qualcosa in piu’grazie!!

  12. ah mi sono dimenticata ho fatto anche io due bianchi proprio oggi(messo anche la foto)su richiesta di mio figlio per portargli ad allenamento,sicuramente non sono venuti come i tuoi che mi piaciono tantissimo,almeno so’ che sono buoni!!un abbraccio!!

  13. Pensa che nel mio “paesello” d’origine (in Romagna) oggi si festeggia il patrono…ma non ci sono dolcetti o ricorrenze 😦
    Molto carino questo S.Martino
    Martina

  14. Ma che meraviglia!!!!!!!!!!!
    Sono deliziosi…
    Io non l’ho fatto……ma ora me ne pento…..
    vedendo quanto sono belli i tuoi. Allora passo a prenderne uno !!!!!!:D
    Bravissima.
    Smack

  15. che bello il san martino…mi ricorda la forza di amici cari, di amici importanti che ci hanno regalato i nostri san martino…ieri non potendo fare diverso mi hanno spedito la foto del loro….ogni anno mi riprometto di farlo…devo imparare a tagliare quella forma….bellissimi i tuoi
    un bacio

  16. Brava brava brava!!! Sono bellissimi!!
    Un modo dolce per ricordare questa festa, mi piace!
    Però, San Martino, ti prego, passa anche da Milano che qui novembre è proprio un mese grigio e cupo! (tutti gli anni è così!)

    Che dici, con questa preghierina mi ascolta??? 🙂

  17. ma è una meraviglia! mi piace molto anche la storia dietro i dolcetti…mi piacerebbe poter scoprire almeno un pò della storia che si cela dietro i dolci che mangiamo/prepariamo, e non è sempre facile.Ogni piatto ha forse una storia ma i dolci ancor di più(forse sono un pò di parte:))visto che fino a neanchè 20 anni fa si preparavano sono per le feste o occasioni speciali. Buona serata

  18. Le tue opere sono bellissime, Terry!
    Non sapevo di questa tradizione veneziana. Nel mio paese da qualche anno si svolge la lanternata di S.Martino, in pratica una passeggiata serale in cui tutti portano una lanterna accesa… non ti dico i bambini come si divertono…
    Quando si arriva, viene organizzato un piccolo ristoro con the e cioccolata calda e i racconto della vita del santo.
    Quest’anno si è svolta sabato scorso, ma purtroppo non ho potuto partecipare.
    Un bacione

  19. Un complimento è d’obbligo Cara Terry, ti sono venuti bellissimi!
    Pure io ho gli stampi! Mi sono data da fare due anni fa e ne feci una decina ma ero sclerata tra la quantità di frolla, le glasse di vari colori, decorazioni varie e confezionamento! Volevo fare uno quest’anno ma… ho fatto dei veloci muffin! 🙂
    Baci!!
    Sissa

  20. La tradizione prima di tutto…. grazie per aver condiviso con noi questo storia – leggenda,e complimenti per i biscotti sono delle piccole opere d’arte! Qui da noi S. Martino è la giornata in cui il mosto diventa vino le famiglie si riuniscono intorno ai camini si fanno delle grandi grigliate, protagonista indiscusso è un buon novello e per concludere caldarroste, si passa una splendida serata casalinga . Bacioni Manu.

  21. Quest’anno l’ho fatto perfino io (miracolo!). Sulle tue stesse dosi, ho aggiunto nocciole tritate, ma avevo un uovo in meno. Con l’impasto rimasto ho fatto dei biscotti che i bimbi hanno molto gradito.
    Baci.

  22. Volevo spendere anche due parole per sottolineare la perdita dei valori della nostra tradizione. San Martino un festa tutta Peninsulare è stata soppiantata quasi da Halloween. Probabilmente ha inciso anche la combinazione del calendario, halloween sabato e San Martino giovedì…
    Bellissimo, grazie per la vr. tradizione Veneziane… Noi in Umbria abbiamo realizzato questo servizio, un piccolo contributo per risollevare le sorti di questa bellissima festività… Non è giusto che perdiamo le nostre tradizioni, quando c’è il vino nuovo si festeggia, è non solo una tradizione, ma un obbligo!!!!
    http://notitiae.wordpress.com/2010/11/13/%E2%80%9Cvota-san-martino-7-giorni-%E2%80%93-2010%E2%80%B3-galleria-fotografica/
    Un saluto e ringraziamento J

    • Ciao cara…. il dolce così credo sia solo veneto e non di tutto il veneto cmq!…di sicuro Venezia e sfora pure a Treviso! …cmq ho letto tra i commenti che ogni zona poi ha un sacco di belle usanze per questo giorno! 🙂
      un abbraccio!

  23. Sono bellissimi complimenti e grazie per avermi fatto conoscere questa tradizione molto nostrana!! La storia di S.Martino lo conoscevo perché l’ho appresa che ero piccolissima! Il dolce no, anche se le nostre città non sono molto lontane! Mi ricordo solo un detto: A S.Martin tutto el mosto el va in vin…
    Un abbraccio

  24. P.S. cosa ho fatto? Volevo lasciare un commento sul Frico e l’ho postato su San Martino.
    In ogni caso ho letto anche questo post ed è molto interessante.

    Baci Giovanna (la sbadata!)

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  27. ciaoooo…complimenti…grazie per i tuoi consigli…li ho fatti e la pasta è venuta veramente buona e pure la glassa…era la prima volta che li facevo…però a me la glassa nn è rimasta molto solida,..si è un po squagliata…come si può afre perchè resti bella e che resti compatta? ciao e grazie 🙂

    • Ciao Romina, grazie del commento e di aver provato i San Martini… Anche io li ho rifatti quest’anno e son stati sempre graditissimi… Per la glassa, come dicevo sul post, anche a me era venuta la glassa non perfetta… Ed ho provato infatti a mettere piú zucchero a velo ed é venuta meglio, piú solida e non scendeva!
      Credo dipenda da quanto grandi sono gli albumi… E credo sia necessaria la pratica con ste glasse e farci l’occhio per imparare la giusta consistenza! 🙂
      Grazie ancora e alla prossima! 🙂

      • grazie terry..si è vero nn c’è ricetta migliore di provare e riprovare e imparare di volta in volta…la prossima volta che farò la glassa proverò forse con un albume in meno o più piccolo e un pò più zucchero…grazie ancora…ciaoooo 🙂

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